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LAVORO… SOMMERSO

Venerdì 15, malgrado la tempesta che ha imperversato sull’intera provincia, numerosi intrepidi hanno partecipato al convegno “LAVORO... SOMMERSO” proposto da GODiving a Varese.

Matias (Banfi) ha illustrato in cosa consiste la professione di sommozzatore, nelle declinazioni di basso fondalista e alto fondalista. Ha illustrato simpaticamente i pregi e i difetti di questo lavoro: come ogni attività, anche lì non tutto è rose e fiori… I turni in saturazione che vedono pochi sommozzatori condividere spazi angusti e claustrofobici, la scansione delle giornate lavorative, il ruolo del numeroso e fondamentale personale di supporto, l’attrezzatura impiegata per respirare, comunicare e scaldarsi, nonché quella per lavorare, dalla chiave inglese al cutter al plasma. I partecipanti, che hanno posto decine di domande, hanno compreso lo specifico iter formativo e di carriera e hanno conosciuto una persona come Matias che, oltre a poter condividere esperienze eccezionali, ha una simpatia coinvolgente.

L’amico Giammario (Semenza) ha portato la platea alle incredibili profondità raggiunte normalmente dai ROV, i robot subacquei comandati a distanza. Facendo leva sulle sue enciclopediche conoscenze di biologia marina, Giammario ci ha condotto alla scoperta di creature abissali che mai vedremo come sub amatoriali. Capodogli che nuotano pigramente a oltre duemila metri di profondità, rane pescatrici, mega-ricciole e squali elefante che si aggirano sui duecento metri, gigantesche e ignote meduse che figurerebbero benissimo nella prossima trilogia di Guerre Stellari, persino una curiosa foca monaca che giocava con un piccolo ROV a una quindicina di metri dalla superficie. E dato che il tema dell’intervento era principalmente su queste macchine, abbandoniamo le forme di vita e torniamo alla meccanica (e all’elettronica e alla pneumatica…). I ROV supportano i sommozzatori professionali e scendono fin dove costoro non possono giungere, nelle estreme profondità in cui ormai si posano oleodotti, cavi a fibre ottiche, piattaforme di prospezione petrolifera. Macchine affascinanti quasi quanto pesci e molluschi, essendo frutto dell’ingegno umano e… di milioni di dollari d’investimenti. Anche Giammario ha spiegato quale sia l’attività svolta a bordo di una nave da un pilota di ROV, come si acceda a questa professione (la conoscenza dell’inglese è indispensabile), pro e contro delle settimane passate in alto mare e di quelle trascorse a casa in attesa della successiva assegnazione.

Nel complesso, una serata densa di contenuti ed emozioni. Con un pubblico interessato e curioso. Speriamo di ripeterla presto, su argomenti vicini alla subacquea e magari con relatori altrettanto capaci e coinvolgenti.

Segnaliamo a chi si fosse perso l’evento che é on line su www.godiving.it un estratto della conferenza

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